Il pellegrinaggio a Medjugorje - 23/24/25/26 Aprile 2015
Quattro giorni di esperienza comunitaria, condivisione, preghiera, ascolto…
Il vero miracolo, è come riesca questo luogo a far aprire i cuori e a far nascere le intenzioni più belle, dando lo stimolo e la forza di far moltiplicare comunità religiose che si abbandonano all’amore di Cristo e della Madonna.
Documentazione e Comunità visitate
E' opera e dono dello scultore sloveno Andrej Ajdic ed è stata posta dietro la chiesa di Medjugorje nel 1998.
Parlando del liquido che esce dal fianco della Statua stessa, il materiale di costruzione sembra essere una fusione piena di Bronzo e Rame, pertanto al suo interno non esisterebbero intercapedini o canali di convogliamento di qualsivoglia liquido, indotto all'esterno da qualche meccanismo. La statua proprio per la caratteristica Lacrimazione o Sudorazione e' stata considerata e valutatata, da personale qualificato anche se al momento non risultano però verifiche di tipo scientifico definitive, la conclusione per il momento comunque sembrerebbe escludere manipolazioni fatte ad arte per trarre in inganno la credulità popolare.
La composizione organolettica del liquido di trasudazione presenta inoltre le seguenti caratteristiche particolarissime:
d'Estate a + 40° C. non evapora
d'Inverno a - 7° C. non gela.
Chiunque si sia recato a Medjugorje davanti alla Statua ha constatato che ogni volta, in seguito alla raccolta di gocce di liquido, le stesse si riformano all'istante sul fianco della Statua stessa.

Quando si parla di Croce blu, si intende un luogo ai piedi del Podbrdo, a circa 30 metri dalla strada del paese. Vi si accede da una piccola salita, un varco tra le case, sul lato destro della strada principale di Bijakovici, che precede di un centinaio di metri l’accesso consueto alla collina.
Pur trattandosi anche in questo caso di una salita, il cammino è molto più breve, e tutti vi accedono con facilità. E’importante riflettere alla tenera premura di Maria, a mio parere infatti, ha così voluto consentire, anche a chi non può inerpicarsi fin sulla collina, di assistere alle apparizioni.
La croce è formata da due assi trasversali di legno e il suo colore non ha nessun particolare significato, semplicemente qualcuno, nel 1985, l’ha dipinta di blu e l’ha fissata in quel luogo. Ora ai piedi della croce blu vi è un piccolo altarino di forma semicircolare e, attorno ad essa, è stato ricavata una conchetta di forma circolare circondata da un muretto. Generalmente Ivan durante l’apparizione si inginocchia al centro della conchetta, mentre il resto del gruppo di preghiera si posiziona intorno, sul muretto circolare.
[tratto da "Pellegrinaggio a Medjugorje" di Arcangelo Ferente]

La Collina del Podbrdo dove il 25 giugno 1981 alle 18.00 circa, sono iniziate le apparizioni della Regina della Pace, si chiama oggi Collina delle Apparizioni.
A lato di questo tracciato si erge una grande croce in legno, che segna il posto dove la Vergine ha invitato per la prima volta alla pace attraverso Marija Pavlovic.

La
Comunità fu fondata da suor Elvira Petrozzi nel 1982 per l'aiuto ai
tossicodipendenti, sebbene l'obiettivo principale sia quello della scoperta e
dell'esperienza dei veri valori della vita cristiana. Oltre alla sede
principale di Saluzzo (Italia), la Comunità ha una ventina di case con gli
stessi fini in Europa e in America. Una di queste si trova a Medjugorje. Suor
Elvira decise di aprire la casa di Medjugorje per la particolare grazia che
essa dona ai giovani in cammino alla ricerca della verità. La casa è stata
aperta il 1 Giugno 1991 e vive escusivamente grazie ai doni dei benefattori. I
giovani che vivono in Comunità e che hanno davvero qualcosa di autentico da
raccontare a proposito della conversione sono pronti all'incontro con i
pellegrini.
Nel 1992 Suor Josipa e Suor Kornelia Kordic sorelle, in
seguito allo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia e alla distruzione del
loro convento nella Bosnia centrale, tornarono a Medjugorje loro paese natale.
Si resero conto che serviva aiuto ai profughi di guerra che continuamente
arrivavano e iniziarono a dare loro aiuti, con la collaborazione di molti
abitanti del paese che gratuitamente mettevano a disposizione degli stessi
varie strutture per l’alloggio.
Queste Comunità non ricevono sostentamenti pubblici in
quanto in Bosnia non esiste un’assistenza sociale e quindi c’è un abbandono
fiducioso alla Provvidenza che continuamente risponde ai vari bisogni. Suor
Cornelia dice spesso “Abbiamo
un fax diretto col Cielo e quando manca qualcosa puntualmente arriva…“.
Racconta anche che tra gli ospiti della Comunità c’è un continuo aiuto
reciproco, i grandi aiutano i piccoli, i piccoli aiutano i più piccoli, e così
via. Tutti frequentano le scuole elementari, medie e superiori; vanno a scuola
a piedi anche se non vicino, abituandosi al sacrificio.
Presso la Comunità delle Sorelle della Famiglia Ferita
abbbiamo anche incontrato la veggente Vicka.
La Comunità Nuovi Orizzonti si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale, realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi vive situazioni di grave difficoltà. Per questo, svolge la sua attività avendo presenti tutte le realtà di emarginazione sociale, con particolare attenzione al mondo giovanile, proponendo specifici interventi innovativi e un proprio programma di ricostruzione integrale della persona che unisce elementi psicologici, spirituali e umani. Inoltre propone i valori della solidarietà, della condivisione, della spiritualità, della cooperazione come elementi essenziali per una piena realizzazione dell’uomo. Nuovi Orizzonti è una Comunità Internazionale fondata da Chiara Amirante e diffusa in molti paesi, impegnata nel disagio sociale. È stata riconosciuta dalla Santa Sede come Associazione Internazionale Privata di Fedeli. In Italia si configura giuridicamente anche come Associazione di Volontariato ONLUS.
Il carisma della preghiera di intercessione e di apostolato
della comunità dei figli del Divino Amore trova una sua dimensione fondamentale
attraverso il canto. Esso nasce dall'incontro con Dio e della sua grande
Misericordia.Tutti coloro che hanno fatto l'esperienza della risurrezione in
Cristo infatti sentono il forte desiderio di "cantare al Signore un canto
nuovo e la sua lode nell’assemblea dei fedeli "(sal 149).
Come dice Sant'Agostino infatti "Il cantare è
espressione di gioia, e, se pensiamo a ciò con un po' più di attenzione, è
espressione di amore. Perciò colui che sa amare la nuova vita, conosce anche un
cantico nuovo". In questo clima contemplativo di preghiera e con
l'intercessione dello Spirito Santo nascono le melodie che accompagnano i
pellegrini a Medjugorje.